SOLIDARITY

«Abbiamo fame».Protesta famiglie senza soldi per emergenza Coronavirus

Pubblicato il 25/05/2020 da Sonia La Farina

«Abbiamo fame».Protesta famiglie senza soldi per emergenza Coronavirus.

Sono scese nuovamente in piazza, infatti, le famiglie rimaste senza soldi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Si tratta di migliaia di famiglie in reale emergenza. Che, per la scarsità dei fondi o per ritardi nel pagamento della cassa integrazione, ad oggi non hanno ricevuto nessun aiuto.

In tanti, quindi, questa mattina hanno manifestato davanti l’assessorato alle politiche sociali.

In attesa di risposte da parte dell’assessore.

Risposte che sono arrivate:                                                                          

«Grazie alla forza di oggi abbiamo ottenuto un incontro con l’assessore alle politiche sociali e familiari. E abbiamo ricevuto delle risposte rispetto alle 5 richieste che erano state avanzate la scorsa settimana.

«Abbiamo fame». Le risposte:

Rispetto al buono spesa regionale, domani si terrà una riunione tra Anci e il dipartimento delle famiglie della Regione Siciliana. Per snellire le procedure dei buoni spesa e per far sì che già dalla prossima settimana ci siano le condizioni per erogare questa misura e procedere con il bando. Il nuovo bando terrà conto in via prioritaria degli esclusi dal beneficio del precedente buono spesa comunale. Sempre nel riquadro delle misure compatibili che la Regione richiede. La procedura sarà resa disponibile online e verranno, inoltre, messi a disposizione degli uffici per aiutare nella compilazione della domanda, previo appuntamento.

È stata data risposta solo per il 30% di quello che è il totale dei fondi stanziati dalla Regione. Per cui solo 1.8 milioni di euro saranno momentaneamente disponibili. Vincolati esclusivamente per i buoni spesa. Mentre per il restante 70% ancora non si sa nulla. L’assessore spera che una volta finiti i buoni spesa con i 1.8 milioni di euro verranno erogati i restanti. Su questo, però, si chiedono chiarimenti alla Regione Siciliana.

Sul criterio della residenza, quindi di concedere la compilazione della domanda anche a chi non ha la residenza nel comune di Catania ma vi abita, l’assessorato proverà ad integrarlo. Visto che esclude una fetta della popolazione che ugualmente ha bisogno di potervi accedere.

L’assessorato sta valutando, ulteriormente, di utilizzare le risorse del Pon Metro per fornire sostegno alimentare al terzo settore. Con misure più stabili che dureranno 12 mesi. Per questo si attendono ancora risposte da Roma». (Comitato Reddito-Casa-Lavoro).