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Barbieri in rivolta: «non possiamo iniziare a mangiare dall’1 giugno!»

Pubblicato il 28/04/2020 da Sonia La Farina

Barbieri in rivolta: «non possiamo iniziare a mangiare dall’1 giugno!».

Come sapete tutti, sta per partire la cosiddetta Fase 2. Ovvero la seconda fase dell’emergenza Coronavirus che prevede una lenta e graduale ripresa delle attività.

Ma dal giorno della conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, impazzano sui social i post di chi non è d’accordo con questo DPCM.

Sono soprattutto i barbieri, i parrucchieri, le estetiste. Ovvero tutti coloro che si prendono cura dei nostri capelli e del nostro corpo. Per i loro saloni, infatti, la riapertura sarebbe prevista l’1 giugno.

Ancora un altro mese a casa. Ancora un altro mese senza lavorare. E, dunque, senza soldi. E a quanto pare i sussidi non sarebbero ancora arrivati.

Sonialafarinanews.it ha deciso di dare loro voce.

Innanzitutto con la petizione lanciata da Alessandro Bifera, fortemente attivo sul territorio:

«Credendo fortemente nella capacità del dialogo, chiediamo la rettifica del DPCM del 26 APRILE 2020, nei confronti delle imprese di parrucchiere uomo/donna e dei barbieri siciliani!

Consci, del rischio epidemiologico, la riapertura è possibile grazie a una serie di precauzioni che queste imprese posso applicare nei propri saloni. Come il distanziamento sociale tra clienti, la prenotazione. L’effettuazione del servizio con i DPI previsti regalati anche al cliente. Con la sanificazione del posto di lavoro dopo ogni servizio. La turnazione dei dipendenti e tutte quelle azioni strumentali e di buon senso che permetterebbero una ripresa già lenta e sofferente del settore!».

Questo il link per firmare la petizione

E adesso con questo video-appello di un barbiere, Giovanni Condorelli, inviato alla nostra redazione: