SOLIDARITY

Cane lanciato dal balcone: ecco la foto del cucciolo. Arrivano le denunce

Cane lanciato dal balcone: ecco la foto. Arrivano le denunce.

Avevamo dato, infatti, qualche giorno fa, la notizia del cane lanciato balcone. Esattamente dal 4 piano di un’abitazione.

(Leggi: Lancia il cane dal quarto piano per punire il compagno).

Un fatto che ha indignato moltissime persone che sul web e non solo hanno, appunto, denunciato quanto accaduto.

In particolare sono gli animalisti e le associazioni animaliste che denunciano questo fatto gravissimo.

Infatti, Cinzia Calabrese, presidente Anta Onlus Regione Sicilia e responsabile provinciale Consitalia associazione consumatori sportello SOS animali, ci comunica:

«Lunedì presenterò formale denuncia nei riguardi della proprietaria della casa di San Giovanni La Punta che ha lanciato dal quarto piano questa povera anima. Procurandole una morte atroce. Chiederemo una pena severa. Diciamo, infatti, basta a tutte queste uccisioni barbare. Il governo nazionale deve, infatti, inasprire le pene e bisogna mettere in carcere queste persone. Chiediamo, quindi, a gran voce reclusione immediata.

Questa pazza che ha ucciso il povero cagnolino deve essere internata in un reparto di psichiatria. È un soggetto pericoloso. So, inoltre, che è stato predisposto un TSO. Non può, infatti, passarla liscia. Aspettiamo, quindi, giustizia. Intanto, presenterò la denuncia e successivamente ci costituiremo parte civile. Unitevi a noi in questa battaglia».

Anche l’associazione Le Aristogatte Onlus ha, inoltre, contattato la nostra redazione, denunciando l’accaduto:

«La presidente della associazione, Vera Russo, evidenzia che la morte del cagnolino rappresenta una condotta di efferata crudeltà che ha implicato, tra l’altro, inutili sofferenze per la vittima.

L’autrice del cruento gesto è stata identificata dai carabinieri e denunciata. 

La associazione Le Aristogatte Onlus, considerando indubbia l’esistenza dell’illecito penale rappresentando l’accaduto un’ipotesi delittuosa per i reati di cui agli art. 544 bis, 544 ter c.p., ha ritenuto importante condannare pubblicamente l’episodio».

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