EDITORIALI

Coronavirus e la crisi dei negozi. Le vittime di questa epidemia

Pubblicato il 06/03/2020 da Sonia La Farina

Coronavirus e la crisi dei negozi. Le vittime di questa epidemia.

Il Coronavirus, si sa, ormai è diventato, anche e soprattutto in Italia, una vera e propria emergenza.Sembrava così lontano quando ne sentivamo parlare in tv dalla Cina. E probabilmente pensavamo non ci avrebbe mai colpito.

E, invece, come un fulmine a ciel sereno è arrivato nella nostra penisola. Prima al nord. E poi qui. A Palermo. E, in pochi giorni, a Catania.

Ora, ormai, è vicino. È dietro l’angolo.

E si ha paura. Paura perché il Coronavirus di vittime ne ha fatte. Nonostante le amare parole “erano anziani, erano malati”. Come se non fossero persone.

Paura perché realmente non si conosce questo virus. E tutto ciò che è ignoto è temuto.

Si è detto di tutto sul Coronavirus. Non sono mancate le fake news. Ci sono state alcune contraddizioni. C’è stata spesso confusione. Forse anche da parte di noi giornalisti e, in primis, da parte dei politici.

Perché forse l’Italia, la Sicilia non era poi così pronta. Sicuramente attrezzata e preparata. Ma anche spaventata.

E così da pochi giorni è tutto chiuso. Scuole, Università, ludoteche. E ancora teatri, cinema. Tutti gli eventi e le manifestazioni sono annullati.

Tutto fermo. E di conseguenza tutto è o sarà inevitabilmente in crisi.

Ma chi, ancora prima delle disposizioni del Governo, ha risentito della crisi derivante dal Coronavirus, sono stati i negozi. Le piccole attività. Le grandi attività.

I negozi di quartiere. E i centri commerciali. Tutti.

Perché da quando è arrivato il Coronavirus le persone non escono più. Prima hanno preso d’assalto i negozi e poi sono spariti dagli stessi negozi. Tutti, non possiamo negarlo, evitiamo i negozi e i centri commerciali.

E questo sta inevitabilmente, mettendo in ginocchio i negozianti.

Per questo motivo, ho deciso, per l’editoriale di marzo, di riportarvi un’intervista realizzata con un negoziante. Si tratta del proprietario del Baby Market Catania-baby sanitaria di via Raimondo Franchetti 52, Catania.

Da quanto tempo ha questo negozio?

Ho questo negozio da poco più di 2 anni.

Ha dipendenti o è a gestione familiare?

È a gestione familiare.

Gli ordini e le consegne continuano regolarmente o ci sono disagi?

Abbiamo riscontrato alcuni disagi ma solo con poche aziende.

Che impatto ha avuto l’emergenza Coronavirus sulla sua attività?

Quando è scattata la paura, le persone hanno preso d’assalto il negozio. Cioè l’inizio della settimana scorsa.

Mentre adesso?

Adesso invece anche da noi l’affluenza è diminuita.

Per quanto tempo un’attività può sostenere questa situazione?

Continuando così dubito che molte aziende riescano a salvarsi.

Come sta fronteggiando la situazione? Auspica nell’intervento del Governo?

Riducendo il contatto fisico e con molta igiene e sanificazione. Il Governo deve provvedere con tutti i mezzi fiscali a non aggravare ancor di più questa situazione già critica di suo.

Un suo parere personale sul Coronavirus

Un’epidemia globale che non ci trova del tutto preparati a tutti i livelli.

Ha altro da aggiungere?

Auspico che i potenti della terra, piuttosto che pensare di trarre profitto a tutti i costi, inizino a pensare a dare equità a tutti i popoli. Che poi il bene più prezioso è la VITA.