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Lavavetri in via Giuffrida: è assedio. Parla il comitato Terranostra

Lavavetri in via Giuffrida: è assedio. Parla il comitato Terranostra.

È giunta, infatti, in redazione la nota del comitato Terranostra. Riguardo, appunto, la situazione in cui verte la centrale via Vincenzo Giuffrida. E anche viale Sanzio. Zone della città etnea, che, da anni, vedono, appunto, la presenza massiccia dei lavavetri.

Decine e decine di uomini buttati lì per strada. Una strada che, inoltre, diventa anche molto pericolosa.

Ecco, dunque, la nota del comitato Terranostra sui lavavetri in via Giuffrida:

«Non accenna a diminuire il costante e fastidioso assedio che migliaia di automobilisti devono subire in uno snodo fondamentale e trafficato. Come, appunto, l’incrocio tra via Vincenzo Giuffrida e viale Sanzio. Non parliamo di pochi individui. Ma di vere e proprie squadre. Che partono “alla carica” ogni volta che scatta il semaforo rosso.

Situazioni ormai note a tutti. Con la conseguenza che molti automobilisti prendono altre strade. Oppure effettuano manovre pericolose per evitare questo servizio non richiesto.

Già in passato Carmelo Sofia, componente del comitato Terranostra, aveva chiesto ad amministrazione e forze dell’ordine interventi decisivi. Per disinnescare, appunto, quella che ancora oggi è, a tutti gli effetti, una bomba sociale. Da tempo il nostro comitato denuncia, infatti, questa situazione di sfruttamento sotterraneo. Dove si teme, inoltre, che ci possa essere un disegno preciso di un’organizzazione criminale che lucra sulle spalle di uomini. Uomini che avrebbero, invece, bisogno di aiuto da parte delle istituzioni competenti.

Finora le ordinanze, la tolleranza zero e i presidi mobili delle forze dell’ordine non hanno prodotto alcun tipo di risultato duraturo. Per venire a capo del problema è fondamentale che il sindaco di Catania, attraverso una sinergia con organizzazioni sociali e parrocchie, dia vita ad un tavolo tecnico permanente. Il quale possa aiutare queste persone. Capire, inoltre, le loro necessità, dargli una nuova e dignitosa vita. E, infine, eliminare finalmente questo mondo sotterraneo».