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Commesso catanese in negozio cinese: «sono rimasto senza lavoro»

Pubblicato il 01/03/2020 da Sonia La Farina

Commesso catanese in negozio cinese: «hanno chiuso e io sono senza lavoro».

Ci siamo occupati della chiusura dei negozi cinesi a causa dell’emergenza sul Coronavirus.Sono stati tanti, in poche ore, i commenti riguardo questa chiusura.

Alcuni cittadini, lo devo dire, non sono affatto dispiaciuti. In quanto ritengono che i cinesi, in qualche modo, abbiano dato una forte battuta d’arresto all’economia italiana. In particolare, nel nostro caso, catanese.

Ma, tra i tanti, mi è arrivato il messaggio di un ragazzo che preferisce rimanere anonimo. Ma che vuole raccontare la sua storia.

Un ragazzo catanese che, proprio in uno di questi negozi cinesi che hanno chiuso, lavorava. Lavorava fino a pochissimi giorni fa.

Ecco la nostra intervista:

Da quanto tempo lavoravi nel negozio cinese?

«Consideri che lavoro in questo campo da 5 anni. In particolare, in questo negozio cinese da 1 anno e 2 mesi».

Ti trovavi bene? Pagavano puntualmente?

«Mi trovavo bene e pagavano puntualmente».

Come mai hai scelto di lavorare da loro e non in un negozio catanese?

«Perché da loro mi sono fatto una posizione, sono conosciuto ed apprezzato. Purtroppo, invece, in un negozio catanese non è così facile entrare».

Veniamo al punto. Cos’è successo? Hanno chiuso e non stai lavorando?

«Esattamente. Hanno chiuso per la psicosi e l’ignoranza della gente sul Coronavirus».

Ho visto tanti negozi cinesi chiusi, infatti. Sai, quindi, il perché?

«Sì. Perché hanno avuto un calo devastante. Parliamo dell’80%. Un calo dovuto alla psicosi sul Coronavirus. Perché la gente crede che sia colpa loro. E di conseguenza hanno paura di entrare nei loro negozi. Ma loro non c’entrano nulla».

Quindi tu sei rimasto senza lavoro. Come fai adesso?

«Non lo so. Perché purtroppo con questa situazione diventa difficile trovare un’occupazione. Anche sapendo la situazione in cui verte, in generale, la Sicilia. Con quello che è successo ho perso il lavoro. E nessuno parla di quante persone italiane adesso sono a casa come me. Io ho un affitto da pagare, un figlio e una moglie in dolce attesa».

Questa è la storia di un ragazzo catanese che ha perso il lavoro a causa di quello che sta succedendo per il Coronavirus. Un aspetto che forse è stato trascurato.

Questo articolo non vuole essere di polemica. Non vuole essere dalla parte di nessuno. Cinesi o catanesi.

Vuole semplicemente ricordare che dietro questa chiusura ci sono anche realtà catanesi. Ci sono giovani catanesi, come questo ragazzo, che stanno vivendo un dramma. Perché hanno perso il lavoro.

E proprio perché è doveroso guardare tutte le realtà. Fare luce da tutti i punti di vista su quello che il Coronavirus sta portando, la nostra redazione non si ferma qui.

Perché anche i negozi italiani stanno vivendo un dramma. In quanto, infatti, da parecchi giorni, regna, secondo quanto a noi riferito, la completa desolazione in tanti punti vendita.

“Altri 15 giorni così e possiamo chiudere”, riferiscono.

Nei prossimi giorni, quindi, la testimonianza di alcuni negozianti catanesi.