CRONACA

Coronavirus positivo il medico Regalbuto: le reali condizioni

Pubblicato il 14/03/2020 da Sonia La Farina

Coronavirus positivo il medico Regalbuto: le reali condizioni.

È notizia di questi giorni che un medico di Catania è risultato positivo al Coronavirus.Da ieri, su WhatsApp e sui social, sta circolando il nome del medico in questione.

Si tratta dell’endocrinologo Concetto Regalbuto.

Tuttavia, stanno circolando fake news sul suo stato di salute. Nonché notizie allarmanti che riguarderebbero i pazienti visitati dal professore.

I colleghi di NewSicilia.it rendono nota la reale situazione. Regalbuto è, infatti, il fratello del direttore di NewSicilia.it, il giornalista Sergio Regalbuto.

«Non sono affatto graviscrivono i colleghi – le condizioni di salute del professor Concetto Regalbuto, docente universitario di Endocrinologia dell’Università di Catania.

La notizia del suo contagio al Coronavirus, si è diffusa nelle scorse ore a macchia d’olio in tutto il capoluogo etneo. Tra messaggi WhatsApp e post su Facebook, diverse sono state le informazioni false diramate sui social sulle condizioni del professor Regalbuto, fratello del nostro direttore Sergio Regalbuto. […]»

Il professore si trova all’ospedale Garibaldi-Nesima.

«Posto in isolamento, dunque, sono state effettuate delle lastre che hanno accertato che le sue condizioni di salute non sono affatto preoccupanti. E che per fortuna, il professor Regalbuto ha contratto una forma “lieve” di Covid-19.

Tutti i familiari si trovano già in quarantena».

Anche l’azienda ha chiarito la questione con la seguente nota:

«ATTENZIONE ALLE NOTIZIE PRIVE DI FONDAMENTO.
È destituita di ogni fondamento la notizia che circola da qualche ora, soprattutto sui social network, riguardante le condizioni di salute di un paziente risultato positivo al Coronavirus. Ricoverato all’ospedale Garibaldi di Catania.
La direzione strategica dell’Arnas Garibaldi ribadisce che nessun paziente affetto da Covid 19 risulta attualmente in gravi condizioni.
La diffusione di notizie di questo genere, oltre ad essere gravemente lesive della privacy di ogni cittadino, crea un pericoloso e inutile allarmismo nella popolazione. Si invita quindi a non inoltrarle o non condividerle in alcun modo, affidandosi esclusivamente alle fonti ufficiali».