CURIOSANDO

L’allerta meteo “ai miei tempi”… Come funzionava qualche anno fa?

L’allerta meteo “ai miei tempi”… Come funzionava qualche anno fa?

Oggi siamo quasi tutti a casuccia. Asili chiusi. Scuole chiuse. E ancora, parchi chiusi. Insomma, tutto chiuso. A Catania e non solo.

E fuori, intanto, una pioggia dirompente che si fa sentire da dietro le finestre. Da stanotte.

In modo alterno, ma, comunque, si fa sentire.

Giustissime le ordinanze dei sindaci. Senza ombra di dubbio, giustissima, inoltre, la precauzione.

Ma mentre tutti parlano di quanto stia piovendo, ho deciso, con la rubrica Curiosando, di dare, invece, un volto ironico a questa giornata di tempesta.

Perché in queste ore, infatti, sui social, chi non va a scuola già da parecchio ha deciso di ricordare come “funzionava” qualche anno fa…

Ovvero, “ai miei tempi”…

Tipica frase nostrana che si utilizza, appunto, per ricordare il bel tempo andato.

Ed ecco a voi, quindi, alcune perle che girano su Facebook!

In onore, appunto, dell’allerta meteo “ai miei tempi”… che non esisteva!

Qualcuno scrive:

«“Ai miei tempi” ci inventavamo mille scuse per amore di caliarci la scuola. Adesso non c’è più bisogno. Ci pensa l’amministrazione a farla caliare!».

E ancora:

«Non esisteva che qualcuno decretasse l’allerta meteo “ai miei tempi”. Io andavo a scuola tutti i giorni… Acqua, vento, gelo… Sempre!!!».

Non mancano le battute “alla catanese”:

«Io, l’unica allerta che ricordo “a miei tempi”, era quella di mia mamma: “Domani cascassi u munnu tinni vai a scola”».

Oppure:

«“Ai miei tempi” non c’era l’allerta meteo, avagghiri a scola macari ca canoa».

Un nostalgico scrive:

«Non esisteva l’allerta meteo “ai miei tempi”. Quando pioveva, a scuola ci si andava lo stesso. E se pioveva forte, ci mettevamo l’impermeabile di plastica gialla e le calosce verdi. E andavamo a scuola, a piedi!».

E poi…

«“Ai miei tempi” a scuola ci si andava pure durante i giorni dell’apocalisse. Altro che allerta meteo!».

Concludiamo con…

«Ancora oggi mi domando perché “ai miei tempi” non c’era l’allerta meteo. E l’improvvisa chiusura delle scuole. Dovevamo inventare non so cosa per marinare la scuola. Anammazzari……».

Ps. Domani, a quanto pare, di nuovo tutti a casa.