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Movida catanese: dj, animatori e intrattenitori dimenticati

Pubblicato il 30/04/2020 da Sonia La Farina

Movida catanese: dj, animatori e intrattenitori dimenticati.

Continuiamo ad occuparci di quelle categorie di lavoratori che stanno vivendo l’emergenza Coronavirus con maggiore malessere.

Sia da un punto di vista psicologico che economico.

Dopo aver dato voce, infatti, a barbieri e parrucchieri, è la volta di dj, animatori e intrattenitori.

Si tratta di tutti quei ragazzi e ragazze, giovani 40enni e non solo, che chi come me è nato negli anni ’80 ricorda benissimo. Chi come me ha vissuto anni d’oro della movida catanese.

Intrattenitori, animatori e dj che ancora oggi, tuttavia, fanno ballare e divertire i giovani degli anni 2000 e oltre. Ma anche gli eterni Peter Pan.

Sono i lavoratori della notte. Sono coloro che ci hanno regalato in passato e ci regalano ancora oggi notti magiche.

Ebbene, a quanto pare lo Stato si sarebbe dimenticato anche di loro.

Ecco l’appello di Paolo Raia. Dj, intrattenitore e portavoce di tanti e tanti ragazzi della notte catanese:

«Sono Paolo Raia e sono un intrattenitore e dj siciliano. Da circa 20 anni svolgo questo lavoro.

Parlo a nome di tutti i lavoratori autonomi catanesi che lavorano nella movida. Intrattenitori, dj, animatori che lavorano tutte le notti per far divertire tutte le fasce di età.

Da 2 mesi lo Stato si è dimenticato del nostro settore. Per noi non esiste alcuna speranza d’inizio attività. Lo Stato italiano nemmeno ci menziona come categoria.

Siamo stanchi. Siamo molto provati economicamente e psicologicamente.

Siamo pronti a scendere in piazza per far sentire la nostra voce! Per far sentire la voce di tutta la movida Catanese! Perché noi esistiamo!».