DONNE

OMICIDIO LAURA RUSSO: 18 LUGLIO CASSAZIONE. ORGANIZZATO FLASH MOB PER SOSTENERE LA MAMMA GIOVANNA ZIZZO

Insieme per dare giustizia alla piccola Laura, insieme per sostenere simbolicamente la madre Giovanna Zizzo. Un grido silenzioso vestito di bianco per urlare “ergastolo” al padre, l’assassino della piccola Lauretta.
Le associazioni “Il giardino segreto” e “Io sono Giordana”, con il coordinamento di “Mila Comunicazione”, promuovono un flash mob a Roma, il 18 luglio, dalle 8.15 alle 9.30, a piazza Cavour davanti la scalinata della Corte di Cassazione per dare sostegno a Giovanna Zizzo, mamma della piccola Laura, uccisa dal padre nella notte del 22 agosto 2014.«L’obiettivo – ci spiega Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano vittima di femmincidio, fondatrice dell’associazione “Io sono Giordana” e amica di Giovanna – è quello di sostenere la battaglia di Giovanna Zizzo che dalle 9.00 siederà in un’aula della Corte di Cassazione in attesa che venga confermata la pena già riconosciuta a carico di Roberto Russo, padre ed omicida della bambina. Noi vogliamo stringerla con un forte e simbolico abbraccio a 5 anni di distanza dalla perdita della sua bambina».
Il flash mob vedrà la partecipazione e si ispirerà all’opera di Monica Pirrone, artista romana che lo scorso 8 marzo, presso il Macro Asilo di Roma, ha dedicato al tema del femmincidio la performance “Portrait of Woman” coinvolgendo 87 donne, tra le quali Elina Chauvet .
«Per questo motivo – continua Vera – si chiede a tutti coloro che vorranno partecipare, uomini e donne, di vestire di bianco e di portare con sé una loro foto da bambini in bianco e nero ingrandita di 20 cm. Contro l’infanzia negata, contro il femminicidio, contro la violenza sulle donne».
Anche sonialafarinanews.it abbraccerà simbolicamente Giovanna, per dare un segnale di dissenso a tutto questo e di presenza al fianco di tutte le vittime del femminicidio, visibili ed invisibili.
«A partire dalle ore 8.15 – conclude Vera – il 18 luglio, a piazza Cavour, avanti alle scale del Palazzo di Giustizia rendiamo significativa ed assordante la nostra silenziosa presenza».