SOLIDARITY

Protesta all’hotel Costa. Universitari armati di cartelli di denuncia

Protesta all’hotel Costa. Universitari armati di cartelli di denuncia.

È in corso in queste ore, infatti, un’azione di protesta da parte degli studenti universitari di Catania. A due anni dall’occupazione dell’ex residenza universitaria.La motivazione riguarda la richiesta di avere novità in merito alla riapertura promessa dall’Ersu.

«L’ex hotel Costa – dichiarano – che fino al 2009 aveva fornito oltre 300 alloggi universitari, rimane ancora chiuso. Nonostante le proteste e le promesse di riapertura.
Due anni fa, infatti, abbiamo occupato i locali. In seguito alle proteste relative a borse e posti letto insufficienti. Oggi, quindi, siamo tornati, armati di cartelli di denuncia, per chiedere novità in merito alla riapertura dell’ex residenza universitaria. 

Già due anni fa, inoltre, l’Ersu si era schierata al fianco degli studenti. Promettendo pubblicamente, infatti, l’impegno di portare a termine la trattativa per la riapertura dello studentato. Ma a due anni da quel giorno le porte restano ancora chiuse e nulla è stato risolto».

Gloria, studentessa di scienze politiche, racconta:

«Su un totale di 2344 studenti idonei, cioè che avrebbero diritto a ricevere un posto letto, solamente il 27% (circa 1 su 4) hanno ricevuto l’alloggio per quest’anno. Questa struttura sarebbe una risorsa, ed è invece chiusa da oltre 10 anni. In tutti questi anni l’Ersu ha dovuto utilizzare le proprie risorse per una contrattazione che ad oggi pare non abbia portato a nulla».

«I dati, infatti – continuano gli studenti – mostrano una situazione non florida a Catania. Come nel resto della Sicilia. Su 16.699 idonei solo 12.940 sono assegnatari. La percentuale di copertura della Sicilia è la peggiore d’Italia. L’isola, con il suo 77,5 per cento di copertura è, infatti, l’ultima in classifica. E nessun’altra regione scende sotto il 93%». 

Così gli studenti raccontano le difficoltà abitative: «É difficile stare al passo coi tempi universitari. Mentre sei costretto a combattere con il mercato immobiliare e dover lottare per diritti che dovrebbero esserti garantiti. Per questo, per noi, ogni immobile come questo non può essere dimenticato».

«Il paradosso – concludono – è che dovremo subire anche un processo per l’azione di due anni fa. In quanto la proprietà ha voluto denunciare gli studenti nonostante il sostegno della vecchia dirigenza Ersu».