VOCE AI LETTORI

Viale Mario Rapisardi: il comitato Terranostra su sicurezza e vivibilità

Viale Mario Rapisardi: il comitato Terranostra su sicurezza e vivibilità.

È giunta in redazione una nota del comitato Terranostra.

Carmelo Sofia, componente del comitato, discute, infatti, sulla sicurezza e vivibilità del viale Mario Rapisardi. Una delle vie più trafficate di Catania.

«I controlli antiabusivismo sul viale Mario Rapisardi in questi ultimi giorni da parte della polizia municipale – dichiara – rappresentano un segnale importante. Ma non determinante, appunto, per riportare la legalità e la vivibilità in una delle principali arterie di Catania. Nella zona che da via Palermo a piazza Santa Maria Di Gesù, il comitato Terranostra ascolta tante segnalazioni. Richieste di intervento, infatti, da parte di pendolari e commercianti del viale».

«Una serie di criticità che riguardano, appunto, l’abusivismo commerciale. Il manto stradale da riparare in molti punti. E inoltre, il traffico selvaggio che paralizza interi rioni nelle ore di punta. Problemi che dal viale si ripercuotono, inoltre, nelle vie circostanti. Come via Diaz e via Sabato Martelli Castaldi. E ancora, via XXXI Maggio e Corso Indipendenza».

«Lungo il viale ci sono, inoltre, una decina di istituti scolastici. I quali ospitano migliaia di studenti, docenti e dirigenti. A questo bisogna aggiungere, anche, le tante attività commerciali che vanno rifornite di merci. Il risultato è che qui ogni giorno si riversano, appunto, veicoli di ogni tipo e dimensione. Con la circolazione stradale che puntualmente si paralizza durante le ore di punta. Migliorare il flusso veicolare è possibile ma occorre un progetto dettagliato».

«Per queste ragioni il comitato Terranostra chiede al sindaco Salvo Pogliese e all’assessore al ramo di attivare una cabina di regia che possa ascoltare le proposte dei cittadini e delle associazioni. E assicurare così una maggiore vivibilità del territorio. Una parte di Catania che deve fare i conti, pure, i marciapiedi trasformati in parcheggi. E inoltre, in spazi commerciali abusivi con bancarelle o in cassonetti a cielo aperto. Il risultato è che il pedone è costretto a camminare ai bordi delle carreggiate. Rischiando, inoltre,  di essere investito».

«E se di giorno riguardano la mancanza di parcheggi e le file chilometriche, la sera le preoccupazioni sono l’alta velocità. Il viale, infatti, in questi ultimi anni ha visto la morte di tanti pedoni. Letteralmente falciati dai pirata della strada».