CURIOSANDO

Centenaria di Messina affetta da Coronavirus guarita e dimessa

Pubblicato il 22/04/2020 da Sonia La Farina

Centenaria di Messina affetta da Coronavirus guarita e dimessa.

Aveva festeggiato i suoi 100 anni lo scorso 28 marzo nel Covid Hospital del Policlinico Martino di Messina. E oggi è stata dimessa perché guarita.Concetta Lenzi diventa uno dei simboli della lotta al Coronavirus negli ospedali siciliani.

Ricoverata il 22 marzo, la sua uscita dall’ospedale diventa una festa con gli applausi del personale e della direzione aziendale.

Ad attenderla, infatti, oltre ad uno dei figli, anche il direttore generale Giuseppe Laganga e il direttore sanitario Nino Levita. E ancora il cappellano del Policlinico, che le ha regalato un rosario benedetto.

«Dal Covid-19 – spiega Giuseppe Nunnari, direttore del reparto di Malattie infettive – si può guarire anche a 100 anni. La signora Concetta ne è una dimostrazione. Anche se non è l’unica paziente di una certa età che siamo riusciti a dimettere. Lei è stata particolarmente simpatica con tutti noi e il reparto l’aveva praticamente adottata».

«Quando è arrivata e abbiamo saputo la sua età – aggiunge il coordinatore del Covid Hospital, Antonio Versace – per noi questo ha rappresentato una sfida nella sfida. Oggi è una giornata bellissima. Perché un altro paziente esce dall’ospedale dopo la guarigione e in buone condizioni».

Concetta è nata a Capizzi, un centro nebroideo della provincia di Messina. Ha trascorso gran parte della sua vita in Calabria, a Sant’Agata del Bianco. Un anno fa, dopo la scomparsa del marito, era tornata a Messina ed era ospite di una casa di riposo.

Tanti i nipoti che, nel frattempo, si sono trasferiti un po’ in tutto il mondo (dall’Australia agli Stati Uniti. E che, in questo particolare giorno, si sono stretti attorno a lei in un ideale abbraccio.

Nonna Concetta ha ricambiato il saluto e ha espresso tutta la propria emozione per questo momento così toccante. Ricordando tra l’altro il compleanno festeggiato insieme al personale del Covid Hospital.

«Voleva continuamente – racconta una delle infermiere – tenere il telefonino sotto controllo. Chiedeva che fosse ben carico per chiamare il figlio. Le principali richieste erano legate all’alimentazione. Abbiamo cercato di mantenere tutte le sue abitudini. Ad esempio dandole il latte caldo la sera. Ma anche qualche brioscina. La principale richiesta, però, era quella di tornare a casa. Come è naturale a questa età».

«Buon rientro a casa! Avere la fortuna di vita di spegnere 100 candeline e farlo anche guarendo da una malattia che ha falciato, nel mondo, migliaia di persone fragili è un bel messaggio doppio. Un inno alla vita e ne abbiamo bisogno in un tempo in cui si è vista la morte con gli occhi. Ma anche un riconoscimento alla capacità, alla competenza e alla solerizia del personale del Servizio sanitario della Regione. Che, pur tra qualche criticità, ha dimostrato la sua enorme generosità e competenza».

Lo dichiara l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Commentando la guarigione e le dimissioni dal Coviod-Hospital del policlinico di Messina della paziente centenaria.