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“RipuliAmo” la scuola. Riqualificata la Di Guardo-Quasimodo di Catania

“RipuliAmo” la scuola. Questo il nome dell’iniziativa di riqualificazione dell’istituto Di Guardo-Quasimodo di Catania.

Ieri, infatti, la IV circoscrizione, i militari di Sigonella, il Comune, la Multiservizi e i docenti e gli alunni hanno ripulito la scuola.

In prima linea, il consiglio della IV municipalità. Con il presidente Erio Buceti. I marescialli della Stazione Aereonavale della Marina Usa di Sigonella. Con Alberto Lunetta. L’assessore alle politiche scolastiche Barbara Mirabella. E ancora, il presidente della Multiservizi Massimo Lombardo. La dirigente Perni, i genitori, i docenti e gli alunni dell’istituto comprensivo Di Guardo-Quasimodo.

Tutti coinvolti in un intervento di ripulitura degli spazi verdi. E di tinteggiatura delle inferriate del perimetro del plesso.

Un grande lavoro di squadra frutto di una sinergia tra l’amministrazione e la municipalità.

«Ringrazio innanzitutto – dichiara Erio Buceti – Alberto Lunetta e i Militari di Sigonella. Un plauso speciale, invece, bisogna farlo al presidente della Multiservizi Massimo Lombardo. Ai dirigenti ed ai coordinatori dell’azienda, Sangrigoli, Pantellaro, Bonanno. E a tutti gli operatori della Multiservizi che, con tempestività e diligenza, hanno eseguito un intervento encomiabile di potatura del verde all’interno della struttura scolastica. Lavori mai eseguiti in passato. Anche Lara Ricuccio della direzione Ecologia merita una menzione speciale. Visto che si è sempre dimostrata disponibile per iniziative come questa. Attività in ambito scolastico, sociale e aggregativo che ho promosso sin dal primo momento del mio insediamento. Con associazioni, organizzazioni ed enti che operano nel nostro territorio. E che, come noi, mirano a renderlo più sicuro, pulito ed a misura di bambino. La partecipazione degli studenti e dei loro genitori oggi rappresenta il simbolo di un messaggio che vogliamo dare quotidianamente alla cittadinanza. Rispettare il proprio quartiere e la propria città. Perché ogni tipo di comportamento incivile danneggia l’intera collettività».