SOLIDARITY

Centro Convenienza: sciopero dal 2 al 4 agosto

Centro Convenienza: lavoratori in sciopero dal 2 al 4 agosto. Sit il 2 mattina.

I lavoratori della ditta Essequattro Srl a marchio Centro Convenienza del Centro Sicilia, sciopereranno il prossimo weekend. Lo sciopero partirà il 2 agosto con un sit in di protesta che si terrà davanti lo stabile dell’attività dalle ore 9.30 alle ore 13. E si concluderà il 4 agosto.

Le motivazioni della manifestazione riguardano i continui ritardi degli stipendi.

Lo scorso gennaio, la ditta Tirrenia Srl, in fase di fusione, è diventata Essequattro Srl. Da quel momento i lavoratori sono costretti a subire continui ritardi nel pagamento degli stipendi.

Attualmente aspettano le mensilità di giugno, luglio e la 14ima.

Non solo. Molti clienti sono delusi dalla ditta. E si scagliano pesantemente contro i lavoratori che subiscono minacce e aggressioni. L’ultimo intervento delle forze dell’ordine, risale proprio a qualche giorno fa.

«La situazione è insostenibile e vergognosa – dichiara Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil di Catania – A farne le spese sono i lavoratori e i clienti che subiscono la negligenza di un’azienda che ha perso di vista le modalità ed i meriti del business di settore. La settimana scorsa abbiamo protestato per far rispettare diritti sacrosanti come quello a essere remunerati. Ma oltre ad essere stati presi in giro con promesse di pagamento, abbiamo subito la beffa di sostituzioni dei lavoratori in sciopero con altro personale. Attuando una palese violazione delle leggi a tutela del diritto allo sciopero». 

«Questa ennesima protesta – continua il sindacalista – avrà lo scopo di portare alla regolarizzazione degli stipendi e alla salvaguardia dei clienti che ancora aspettano la consegna della merce. Abbiamo richiesto un incontro alla Prefettura di Catania poiché una situazione del genere produrrà di fatto un problema di sicurezza sul posto di lavoro. Invitiamo la cittadinanza lesa del proprio diritto di acquisto a supportare la protesta dei lavoratori al fine di mettere la parola fine ad una scempio sociale e umano».